partecipazione

“cerco un’architettura che tutti, in modo diverso, possano comprendere e usare, che torni a essere primo riferimento concreto del consistere umano nello spazio fisico e sociale; un’architettura che non si può ignorare, al punto che ciascuno deve finire col progettare, che nessuno può fare a meno di progettare”

Giancarlo De Carlo

ogni progetto è diverso, nasce e cresce come un figlio: come un bambino deve essere assecondato nella libera espressione del proprio potenziale. per questo è tanto importante l’ascolto profondo del fluire dell’energia, la visione globale, olistica, così come lo studio dei dettagli, dei particolari.

trovare l’equilibrio tra la soddisfazione delle esigenze del singolo, della società e dell’ambiente: la sfida è andare oltre il compromesso, oltre un ‘tiepido consenso’, per trovare la soluzione in cui tutti si riconoscano pienamente, perché è quella che implementa il bene comune.

ed è quando si comprende che la soddisfazione del bene comune porta ad una più piena del singolo, perché i singoli sono una parte del tutto, che i conflitti si risolvono, e si inizia a costruire la comunità

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