Celebrare il proprio Rango

Citazione

Qualunque sia il nostro rango, sociale, spirituale, psicologico o contestuale, è spesso una sfida diventarne consapevol*, e diventare consapevol* dei privilegi che ne derivano. Con la consapevolezza arriva la possibilità di usare il potere in nome della comunità: ecco alcune vie che permettono di fare un buon uso del proprio rango:

  • ricorda di amare e rispettare te stess*: questo ti permetterà di essere più gentile con l’altr*
  • divertiti nell’esprimerti e nel parlare, e prendi in considerazione l’ascolto profondo dell’altr*
  • considera l’uscire dalla tua ‘comfort zone‘, permettiti differenti stili nella comunicazione, sperimentati in ruoli differenti dalla norma…
  • esprimi fino in fondo la tua posizione e le tue idee, poi sperimenta un punto di vista diverso, mettendoti nei panni dell’altra persona
  • sii dispost* ad imparare dall’altr*, e ad insegnare ciò che sai
  • cerca di prevedere dove avrai un rango alto: non cercare di nasconderlo a te stesso ne’ agli altr*. Riconosci di avere un rango ed impara ad usarlo nel migliore dei modi
  • trova e gioisci della libertà che hai nelle situazioni dove hai meno rango, esattamente per questo motivo. Usa la tua libertà a beneficio di tutt*.
  • considera il feedback dell’altr* su come usi il tuo potere
  • rifletti su come il tuo rango può essere usato a beneficio del sistema, ad esempio per creare cambiamento o per far crescere la consapevolezza circa un argomento o per far sentire l’altr* a proprio agio…

maestra

Comfort Zone

‘Om gate gate paragate parasamgate bodhi swah

Mantra del Sutra del Cuore

ma dove stai andando? ma non te ne stavi tanto bene in Toscana, con i tuoi amici, i tuoi genitori, i tuoi lavori… ma certo, certo, sei ancora giovane, però… alla tua età, tua nonna, aveva già quattro o cinque figli! no, no, ma è giusto, viaggia… e qual è la tua prossima meta? …è solo una fuga, non lo sai? prima o poi tornerai… oppure cadrai, e ti farai male… chi lascia la via vecchia per la nuova… avrai freddo, lassù al nord… avrai caldo laggiù al sud… ma che tipo di guadagno ne avrai? prima o poi smetterai di sognare un mondo migliore e inizierai a fare sul serio, no? crescerai…

ascolto quella voce dolce, la ringrazio, come la mamma di Cappuccetto Rosso, non fermarti a parlare con il lupo, e poi mi faccio spingere da quel vento, fuori dalla casa dove sono cresciuta, fuori dalla biblioteca, fuori dalla mia mente, fuori dalla mia comfort zone, oltre quei confini sicuri.

oltre il giudizio che ho di me e del mondo,

oltre il concetto di tardi e presto,

oltre l’idea di giusto e sbagliato,

oltre il vicino e il lontano,

oltre il mio e il tuo,

oltre ciò che i miei occhi vedono e le mie orecchie odono,

oltre il sentire e il sapere,

oltre ciò che so di non sapere,

oltre, oltre, e poi ancora oltre.

e poi ancora un po’.

come stare in apnea, ancora un istante

come tuffarsi dallo scoglio più in alto

ancora un pezzetto del puzzle

ancora una danza, prima di andare

ancora una pagina prima di addormentarmi

ancora un passo avanti, nel buio.

‘ma che stai cercando?’

me. niente più, niente meno.

 

comfort zone