lascio andare

ottobre, autunno.

tempo di tagliare ciò che non serve:

quei rami diverranno calore nelle fredde notti d’inverno,

sono solo d’intralcio, e rischio che prendano fuoco addosso.

allora lascio andare i ricordi che mi tengono ancorata ad un passato che non è oggi.

lascio andare le aspettative di un futuro che non è ora.

lascio andare l’idea che ho di me.

lascio andare la bambina perfetta che ogni genitore vorrebbe.

lascio andare nel fuoco che tutto trasforma la foto di un amore perfetto. lo faccio nel lavandino di una lamia pugliese. l’odore della carta bruciata rimane tra le dita, nell’aria. così come l’odore dell’amore.

voglio morire ogni giorno, tra queste fiamme.

e rinascere sempre più nuda.

lasciar andare